![]() Mons. Smorti, con lungimiranza, lui, parroco di San Lorenzo, si era preoccupato di creare una chiesina nuova in quell'area oltre la ferrovia che si stava rapidamente urbanizzando e che prometteva di diventare un'altra Poggibonsi. Con la stessa lungimiranza disse: "Vuol dire che ci faremo un teatrino per i ragazzi". ![]() ![]() Ora sorge l'occasione di un più profondo ripensamento della sua funzione. Grazie all'impegno dei parrocchiani il teatrino risorge e assume la fisionomia di un vero e proprio spazio polivalente. Non solo, ma proprio nel momento in cui esso viene restaurato e rinnovato, nasce un'associazione che ha come preciso compito quello di stabilire una strategia per la sua utilizzazione. Il Teatro di San Giuseppe prende da oggi una nuova vita che testimonia, in definitiva, la vitalità di questa parrocchia e la grande intuizione di mons. Smorti che in origine la pensò, oltre che il gran lavoro dei parroci che vi si sono succeduti, don Aldo e don Giorgio. Mario Becattelli, 24 Giugno 2007
![]() I bambini della scuola materna di sono esibiti in gioiose recite natalizie ed i ragazzi hanno potuto organizzare, di anno in anno, la festa del carnevale con sempre maggiore ricchezza di eventi per arrivare al 1986 quando fu organizzato un corso mascherato in collaborazione con il Circolo Cimamori. Durante gli anni le attività del Teatro sono diventate sempre più importanti e sotto la guida di Renzo Mariotti sono stati messi in scena spettacoli. Alcuni di essi, a carattere religioso e di grande rilievo come "La storia di Bernadette Soubirous" e "La vita di padre Massimiliano Kolbe". Fra il Natale 1986 e l'Epifania 1987 i bambini delle scuole elementari furono protagonisti di suggestive rappresentazioni natalizie. Fra i canti popolari ed i riquadri recitativi, Ottorino della Giovampaola, maestro del Teatro San Giuseppe, declamò alcune poesie in onore di San Francesco ideatore del Presepio. |
26/02/2017 n. 969 ![]() |